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CULTURA E SOCIETA`

COMO, CITTÀ DI FRATELLI

Lanciata l’iniziativa civica per la costruzione di una comunità più partecipata ed inclusiva, in cui nessuno venga più lasciato solo.

 

Ripartiamo dalle relazioni per rigenerare il senso di comunità e costruire insieme un nuovo modello di convivenza sociale”: è questo l’incipit della dichiarazione di intenti di Città Fratelli Tutti, iniziativa civica nata per dare risposte concrete alle persone che vivono in condizioni di solitudine, povertà o marginalità.

La convinzione su cui si regge il progetto è quella che ogni comunità abbia già al proprio interno le risorse necessarie a prendersi cura di se stessa e che sia sufficiente attivarle e metterle in rete per realizzare una società più inclusiva, in cui nessuno venga lasciato solo.

 

L’iniziativa trova realizzazione concreta, per la prima volta in Italia, proprio a Como, con un progetto pilota che ha ottenuto il patrocinio del Comune e a cui hanno già aderito 80 realtà del territorio, tra cui anche Confartigianato. Uno dei pilastri si cui fa leva Città Fratelli Tutti, infatti, è l’urgenza di rafforzare la collaborazione tra i cittadini, le realtà del terzo settore, il mondo delle imprese, le associazioni di rappresentanza, le realtà religiose e le istituzioni pubbliche.

L’intento è quello di creare nuovi legami, sinergie e progettualità e migliorare la sostenibilità del contesto sociale, attivando le risorse già esistenti - competenze, tempo, valore d’uso dei beni, risorse economiche - e gli asset dormienti - beni pubblici e comuni –  affinché nulla vada sprecato o rimanga inutilizzato.

 

Ciò è concretamente possibile grazie alla piattaforma digitale SHAPS, creata da KPMG, rete internazionale di società per la fornitura di servizi professionali alle imprese, e messa quindi gratuitamente a disposizione del progetto grazie alla collaborazione con IFEL - Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, fondazione istituita dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), che ne ha licenza d’uso.

 

SHAPS è l’acronimo SHARE (condividere), HELP (aiutare), ADVICE (consigliare), (EM)POWER (dare forza), SUPPORT (supportare) ed è lo strumento che consente di incrociare le disponibilità di singoli cittadini e realtà del territorio con i bisogni specifici delle comunità, in ottica collaborativa e solidale.

Attraverso la piattaforma, ai cui servizi si accede previa registrazione attraverso il sito www.comocittafratellitutti.it , è possibile sollecitare azioni concrete di prossimità, che sono raggruppate in ambiti di intervento: Prime necessità; Ospitalità; Supporto alla famiglia; Lavoro e sviluppo di competenze; Attività ricreative; Consulenza e servizi.

In questa fase iniziale, l’espressione dei bisogni particolari viene mediata dalle realtà del territorio che operano nel campo del volontariato e del terzo settore. Questo garantisce la sicurezza di chi aderisce all’iniziativa e ribadisce il ruolo prezioso svolto dai servizi già esistenti nel dare risposta alle necessità fondamentali di chi vive ai margini.

 

Dal virtuale si passa poi al reale: i cittadini scelgono liberamente a quale dei bisogni espressi dare risposta, secondo la propria disponibilità, mettendosi in gioco in prima persona. Ecco che si è pronti ad accompagnare qualcuno per uffici, o ad una visita medica, o a trovare un parente. Ad apparecchiare un posto in più a tavola una volta la settimana. Ad offrire la propria cantina per custodire bagagli o oggetti di proprietà di chi non ha più una casa.

È inoltre possibile creare nuove iniziative, in accordo con le proprie competenze o professionalità. Un barbiere può decidere di aprire il suo negozio un’ora ogni settimana a chi non se lo potrebbe permettere, ma tiene comunque ad avere un aspetto dignitoso. Un avvocato può fornire consulenza per la gestione di una situazione problematica. Più semplicemente, chiunque può rendersi disponibile per bere un caffè in compagnia di chi non ha nessuno con cui parlare.

 

In questo modo viene permesso a tutti di avvicinarsi al mondo della grave marginalità e superare attraverso l’esperienza concreta gli stereotipi ad essa legati. Non solo: dal contatto diretto nascono anche quelle relazioni che sono la condizione sine qua non per la ricostruzione della dignità di chi soffre e per l’avvio di un percorso di reinserimento nella società.

 

Ripartire dalle relazioni significa proprio questo: se è vero che, come questo particolare momento storico ci ha dimostrato, i legami che ci uniscono sono ciò che di più prezioso abbiamo, allora dobbiamo prendercene cura, mettendoli a fondamento del nostro vivere civile.

È così che la città di Como diventa teatro di un progetto pilota che mette nelle mani di tutti i cittadini la possibilità di contribuire attivamente alla realizzazione di una comunità più partecipata, bella ed inclusiva, in cui nessuno sia più lasciato solo e ciascuno si prenda cura di chi gli sta accanto.


A cura di Carlotta Toscano
Ufficio Stampa Como Città Fratelli Tutti